L’azalea è conosciuta per i suoi colori vivaci e allegri, che donano luminosità al proprio giardino o terrazzo. Questa pianta arbustiva appartiene alla famiglia delle Ericaceae e i suoi fiori a campana o ad imbuto possono avere diverse tonalità, le possiamo infatti trovare bianche, rosa, rosse e viola. Le sue foglie invece, si presentano con una forma ovale e lucide, di colore verde scuro.
Di questo fiore possiamo trovare diverse tonalità, le più famose sono quella indaca, japonica e l’azalea mollis. Ha bisogno inoltre, per la sua coltivazione di attenzioni particolari, così da farla crescere in modo sano e rigoroso. Andiamo dunque a vedere come coltivarla e perché è importante prendersene cura soprattutto in autunno.
Come prendersi cura dell’azalea: ecco dei consigli pratici
L’azalea, come stavamo dicendo, ha bisogno di particolari attenzioni per far sì che cresca nel modo giusto. Si tratta di una pianta che ha bisogno di luoghi luminosi ma deve essere messa al riparo dalla luce diretta del sole, soprattutto in estate, nelle ore più calde della giornata. Quando si decide di coltivare questa pianta, è necessario preparare il terreno, che deve essere acido, ricco di humus e ovvimanente ben drenato.
Bisogna annaffiare regolarmente la pianta, soprattutto in estate ma bisogna far attenzione ai ristagni idrici che potrebbero danneggiarla andando a farla marcire. Anche la concimazione è importante, che deve essere fatta soprattutto in estate e in primavera. Si deve utilizzare un concime specifico per le piante acidofile. Dopo la fioritura, è opportuno pensare di potarla, andando a tagliare i rami secchi, così da farne crescere di nuovi.
In autunno, l’azalea, si trova nel suo riposo vegetativo, ovvero la pianta con l’abbassarsi delle temperature va a rallentare le sue attività. È quindi importante fornirle le giuste cure, così da assicurare un’abbondante fioritura l’anno successivo.
Durante l’autunno quindi è importante cercare di mantenere la pianta viva, seguendo dei piccoli consigli. Deve essere trasferita in un posto fresco e luminoso, protetta dalle correnti fredde. Deve anche essere innaffiata di meno, dato che con le temperature più basse, acqua tende ad evaporare di meno, rispetto all’estate. Se è possibile, è meglio utilizzare dell’acqua piovana, perché è più acida e quindi più adatta. Dato che appunto si trova in uno stato vegetativo, non ha bisogno di essere concimata, perché risulta essere in uno stato di riposo e quindi non ha bisogno di altri nutrienti. La concimazione poi, può essere ripresa tranquillamente in primavera, con un fertilizzante che abbiamo citato prima.
Se risulta essere necessario, la si può potare così da eliminare i rami secchi o quelli danneggiati. Evitate però delle potature molto drastiche, che potrebbero andare a rovinarla. È inoltre, importante proteggerla dal freddo, comprendo ad esempio il vaso con un telo di tessuto non tessuto o anche andando ad applicare uno strato di pacciamatura alla base della pianta.