Potare le piante è fondamentale in quasi tutti i casi, ma farlo con l’orchidea è un po’ un caso a parte, data la natura molto particolare di queste piante da fiore che hanno una forma, una crescita ma anche una natura molto particolare e forse anche per questo sono così affascinanti da curare: l’orchidea infatti in quasi tutte le forme domesticate, quindi adattate ai contesti “umani” è molto delicata ed una potatura troppo aggressiva o non apportata correttamente può essere molto dannosa.
Gli esperti e gli appassionati di questa specie vegetale però sono oramai abbastanza “scafati” da riuscire a capire sia quando bisogna potare ma anche e forse ancora più importante “come”, perchè ha una necessità diversa rispetto alle altre piante. Quale trucco può effettivamente aiutarci a potare le orchidee?
Di cosa hanno bisogno le orchidee?
Sono piante antiche, forse tra le più antiche del pianeta ancora oggi presenti, e la loro natura molto “selvatica” ha reso possibile adattare questa specie alla vita umana in parte, circa 3/4 delle orchidee conosciute sono infatti allo stato selvatico. Presentano un comportamento arbustivo, ed hanno le cosiddette radici aeree, per questo motivo varie tipologie di orchidee possono trarre nutrimento anche dall’ambiente circostante, ed in alcuni casi anche dagli insetti morti.
Sono generalmente piante legate a contesti umidi e caldi, tipico delle zone tropicali, ed è proprio l’habitat a rappresentare il problema principale da “capire” per le orchidee, in quanto basta poco per modificarlo in modo eccessivo e portare la pianta ad un blocco di crescita, e sviluppare una serie di dinamiche che possono causare il decesso della pianta.
E’ quindi una specie molto delicata, ed anche per questo ha bisogno di più attenzioni rispetto alla maggior parte delle piante da fiore.
Quando bisogna potare l’orchidea?
In realtà l’orchidea è una pianta abbastanza autosufficiente sotto vari punti di vista, e non ha bisogno di potature generose: quasi sempre non conviene potare se la pianta non presenta fiori secchi o altri segnali evidenti: generalmente il periodo migliore è quello dopo la fioritura quando la pianta sta cambiando i propri boccioli e quando quelli precedenti sono oramai sbiaditi o secchi, così come le radici che oramai stanno diventando scure.
Il periodo del calendario migliore è tra la primavera e l’autunno ma dipende dal tipo di orchidea che possediamo: prima di farlo, conviene controllare minuziosamente la pianta per verificare quali sono le parti che necessitano la potatura, così come è sempre importante disinfettare le cesoie, e tagliare sempre “di traverso”, così da permettere ai nuovi germogli di svilupparsi con naturalezza.