Lavastoviglie, come funziona: ecco i tre consigli dell’esperto

La lavastoviglie è un elettrodomestico molto funzionale per la pulizia della cucina. La lavastoviglie ha una storia antichissima, risalente addirittura alla seconda metà dell’Ottocento quando una nobildonna americana decise di inventare un macchinario che lavasse i piatti in maniera efficiente senza rovinarli. Le primissime lavastoviglie erano però strutturate in maniera completamente diversa in quanto richiedevano l’utilizzo di una quantità maggiore di acqua. Con l’evoluzione della tecnologia, sono state costruite delle lavastoviglie più efficienti e facili da utilizzare, fino ad arrivare ai modelli super tecnologici da noi conosciuti.

La lavastoviglie può apparentemente sembrare un elettrodomestico inutile, ma in realtà è tutto il contrario. In primo luogo permette di risparmiare del tempo nel lavare i piatti, permettendoti di dedicare del tempo ad altre attività. In più, ti permette di risparmiare l’acqua: la lavastoviglie moderna, infatti, spreca meno acqua rispetto al lavaggio a mano. Grazie alle alte temperature, la lavastoviglie igienizza maggiormente i piatti eliminando totalmente i germi e batteri. La lavastoviglie, inoltre, utilizza il giusto quantitativo di detersivo, evitando lo spreco e i residui di sapone sulle stoviglie. Ma come funziona nel dettaglio? Scopriamolo insieme.

Come funziona la lavastoviglie

La lavastoviglie si articola in più fasi. In primo luogo abbiamo il caricamento quando si mettono le stoviglie nei cestelli, lasciando del posto libero per far sì che l’acqua possa diffondersi tra di loro. Dopo vi è il riscaldamento: in questo momento l’acqua viene riscaldata fino a raggiungere la temperatura adatta per sciogliere il grasso e uccidere i batteri. A questo punto il detersivo viene rilasciato e si scioglie nell’acqua calda, formando una soluzione detergente.

Dopo questi passaggi, abbiamo il lavaggio vero e proprio: si attivano dei bracci rotanti che spruzzano la soluzione detergente su tutte le stoviglie per eliminare lo sporco. Il risciacquo è il momento successivo durante cui l’acqua sporca viene scaricate e le stoviglie vengono lavate con dell’acqua pulita. Infine, c’è l’asciugatura, quando viene rilasciata dell’aria calda che serve ad asciugare tutte le stoviglie.

Altri consigli aggiuntivi

Di fatto, la lavastoviglie è completamente autonoma, basta solo caricarla e selezionarla, ma in realtà non è propriamente così. Ci sono dei dettagli che, se presi seriamente in considerazione, possono migliorare la nostra esperienza con il lavaggio in lavastoviglie. Scopriamo nel dettaglio quali sono e come metterli in atto correttamente:

  • Carica correttamente le stoviglie, senza sovrapporle e sovraccaricarla;
  • Utilizza il detersivo adatto alla durezza dell’acqua e al tipo di sporco da pulire;
  • Pulisci regolarmente i filtri;
  • Controlla lo stato delle guarnizioni.

Prima di caricare le stoviglie nella lavastoviglie, rimuovi gli avanzi di cibo più grandi perché questi potrebbero ostruire i filtri o i tubi, danneggiando il suo funzionamento e producendo cattivi odori. Se l’acqua del luogo in cui abiti è dura, ovvero ricca di minerali, metti del sale rigenerante per proteggere la tua lavastoviglie da eventuali problemi e migliorare l’efficacia del detersivo.

La lavastoviglie è un elettrodomestico indispensabile nelle cucine odierne, perché riesce ad agevolare le nostre vite. Inoltre, grazie alle temperature elevate, all’acqua calda e al detersivo, le stoviglie sono più pulite e igienizzate. Inoltre, utilizzare la lavastoviglie può essere una scelta a favore del nostro ambiente perché utilizza la giusta quantità d’acqua richiesta, addirittura inferiore rispetto a quella sprecata nel lavaggio a mano.

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