La calendula è coltivata sia per le sue fioriture colorate ma anche per le proprietà terapeutiche che possiede, come quella depurativa, lenitiva e tonica. Inoltre, si tratta anche di una pianta commestibile e con essa, si possono preparare ottimi risotti, insalate e frittate. Può essere coltivata in giardino come pianta singola o anche messa insieme ad altri gruppi di piante per formare a aiuole o bordure, si può anche coltivare in vaso.
La calendula è una pianta annuale che appartiene alla famiglia delle composite, si presenta con piccoli fiori simili a delle margherite, di colore giallo o arancione. Si tratta di una pianta rustica e per tale motivo si riesce ad aumentare a diversi ambienti e terreni e cresce bene anche se viene trascurata. In questo articolo, andremo a vedere quando piantare la calendula e come prendercene cura nel modo giusto.
Quando piantare i fiori di calendula
La calendula, può essere seminata all’inizio della primavera, a marzo o anche ad aprile ma in realtà, si può seminare anche in autunno, ad ottobre o a novembre, in modo tale da poterla vedere rifiorire da marcia a settembre del prossimo anno. Si autorisemina facilmente, in modo tale da avere queste fantastiche fioriture sempre, infatti in alcune zone italiane soprattutto quelle montane, essa cresce spontaneamente.
Si tratta di una pianta estremamente buona da coltivare nel nostro giardino dato che, come abbiamo già anticipato ha tantissime proprietà benefiche per la nostra salute infatti, spesso viene usata anche per i dolori mestruali e addominali e proprio per tale motivo viene definita anche o e proprio per tale motivo viene definita anche Oro di Maria.
Come piantare la pianta di Calendula e come prendercene cura
Per crescere, anche se non ha bisogno di particolari attenzioni, ci sono alcuni fattori da considerare, per permettere alla pianta di crescere nel modo giusto e soprattutto a dire regalarci un ambiente colorato e confortevole, oltre a poterla utilizzare come rimedio naturale per tantissimi problemi legati alla nostra salute. Andiamo quindi a vedere come piantare i semi della calendula:
- bisogna utilizzare un diritto biologico;
- i semi devono essere sistemati ad una profondità di 1 cm e una distanza l’uno con l’altro 30 cm;
- dopo la semina, fornite un un po’ d’acqua al terreno, in modo tale da stimolare l’attecchimento di semi;
- questa pianta deve essere coltivata in pieno sole così da fiorire in modo più rigoroso ma può essere messa anche a mezzo o ombra.
Si tratta di una pianta molto resistente, sia a caldo che al freddo, infatti può resistere fino a -5 °C ma bisogna fare attenzione alle gelate e primaverili. Si deve innaffiare con costanza e regolarità in estate, soprattutto nei periodi afosi, in modo tale da stimolare la ripresa vegetativa. Tollera anche breve periodi di siccità ma bisogna sempre fare attenzione ai ristagni idrici.
Bisogna anche pensare alla concimazione di questa pianta, soprattutto se coltivata in invaso. Si può utilizzare un concime liquido biologico, ovviamente da diluire nell’acqua e utilizzarlo durante le irrigazioni ogni 15 giorni da marzo fino a settembre. Seguendo questi piccoli consigli, avrete una fioritura spettacolare di calendula, pronta per colorare il vostro giardino.