Come coltivare i funghi cardoncelli: ecco il trucco

I funghi sono degli elementi variegati e sopraffini che possono essere trattati e cucinati in moltissimi modi. Alcune specie possono essere consumate in tutta tranquillità mentre altre vanno evitate in quanto altamente tossiche e pericolose per la salute. In quest’ultima categoria non compaiono di certo i funghi cardoncelli che, invece, sono tra i più apprezzati a livello culinario.

È possibile specializzarsi nella coltura di questo fungo in maniera tale da averne sempre a sufficienza e, soprattutto, abbattendo al minimo le possibilità di incappare in qualche esemplare velenoso. Se non sei esperto nella coltivazione dei funghi cardoncelli non preoccuparti, poiché nelle prossime righe ti sveleremo il trucco per dar vita ad una piantagione senza precedenti.

Che cosa sappiamo sui funghi cardoncelli?

I funghi noti come cardoncelli sono diffusi per lo più nel centro Italia e nel meridione e si distinguono per la loro consistenza carnosa e per una grande versatilità in cucina. Si tratta di funghi commestibili che si distinguono per il loro sapore delicato e che proprio per questa ragione vengono utilizzati per creare piatti di tutto rispetto.

In realtà vengono indicati anche con altri nomi, come ad esempio fungo di carne, proprio per sottolineare la loro consistenza non del tutto indifferente. Come nella maggior parte dei casi il fungo in questione è composto da un cappello e da un gambo che può variare dalle tonalità grigie a quelle del marrone scuro. È poi molto facile da coltivare anche a livello domestico.

Il trucco per coltivare i funghi cardoncelli

Visto che questi funghi sono perfetti in ogni occasione e che possono essere coltivati con estrema semplicità è bene informarsi circa le regole principali che permetteranno di ottenere dei risultati eccellenti. Bisogna quindi adottare delle precauzioni che ci permetteranno di avviare la cultura nel miglior modo possibile. Dobbiamo tenere a mente che:

  • Il fungo necessita di molto spazio per crescere
  • Bisogna disinfettare il luogo che andrà ad ospitarli
  • È bene utilizzare prodotti in grado di sconfiggere e prevenire le malattie più diffuse

Il fungo è un prodotto che necessita di moltissimo spazio per poter crescere ed è per questo che bisogna dar vita a dei letti di larghezza non inferiore al metro e che consentano uno spazio minimo di circa 50 cm tra un’esemplare e l’altro. Bisogna poi realizzare una serra che andrà disinfettata con prodotti appositi, in quanto i funghi sono molto soggetti alle malattie e all’azione dei vermi.

Dopo aver interrato il fungo è bene coprirne una parte con un po’ di terreno ed evitare la formazione di crepe e screpolature. Si consiglia di avviare questo tipo di coltivazione intorno al periodo primaverile quando sono presenti almeno 20 °C. Dopo circa 20 giorni sarà possibile raccogliere i primi esemplari di questa coltivazione, anche se è sempre meglio attendere almeno 40 giorni prima di procedere al raccolto.

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