Il lino è un tessuto particolare che molto spesso viene richiesto per la sua leggerezza. ma anche per l’ottima resa estetica legata all’eleganza del prodotto. Parliamo di un tessuto che permette la traspirazione della pelle, ma che al tempo stesso garantisce la protezione in caso di sole molto forte. Sono proprio questi i motivi che lo portano ad essere uno delle prime scelte in campo tessile.
Al giorno d’oggi sono davvero tantissimi i contadini che si dedicano alla coltivazione del lino, anche se è bene informarsi circa i passaggi da mettere in atto, in modo tale da garantire il giusto raccolto e prodotti di qualità. Se sei interessato alla coltivazione del lino è importante soffermarsi su tutti gli aspetti che ti offriremo nel corso di questo articolo, in quanto esistono delle cose che devi sapere.
Qualche curiosità sul lino
Quando parliamo di lino facciamo riferimento ad una fibra quasi interamente realizzata in cellulosa che viene lavorata da una pianta e più precisamente da una parte della stessa definita come corteccia. In realtà la produzione di questo tessuto risale a moltissimi anni fa, in quanto sono stati gli egiziani a utilizzarlo per la creazione di indumenti e capi leggeri che consentissero la giusta reazione del corpo anche in una zona così calda come quella del Nilo.
Nel corso degli anni l’utilizzo di questo prodotto si è poi perfezionato, permettendo al tessuto stesso di specializzarsi a seconda delle caratteristiche delle fibre che possono essere piccole oppure più grandi. Il lino è comunque coltivato in gran parte del mondo, ma è importante sapere che deve essere sottoposto a diversi interventi prima di diventare il prodotto che tutti conosciamo.
Come si porta a termine la coltivazione del lino?
Il lino è una pianta che deve essere coltivata e seguita attraverso l’adozione di nuovi step poiché la semina avviene, per esempio, nei primi mesi dell’anno, ovvero quelli che vanno da Gennaio a Marzo. Dopo la crescita avviene la fase del raccolto e successivamente quella della macerazione. Questo significa che tutte le fibre di lino verranno raccolte e distese su un campo dove verranno lasciate a macerare all’aria aperta per qualche settimana. Dopo questa fase è necessario dedicarsi a:
- Strigliatura
- Filatura
- Nobilitazione
La prima fase è quella della strigliatura dove, per l’appunto, la singola pianta di lino viene aperta per recuperare le fibre più nobili del prodotto. Queste devono essere poi sottoposte ad altri trattamenti che rientrano nella filatura, quando la fibra viene pulita e pettinata prima di essere conciata in un secondo momento. Succede poi la fase della nobilitazione.
Quest’ultimo processo è più specifico in quanto si va a lavorare la fibra di lino sulla base del prodotto finale che si vuole ottenere. È proprio in questo particolare momento che la fibra potrà essere trattata per risultare più morbida oppure più dura, garantendo quindi la resistenza al lavaggio e a tanti altri aspetti che rendono questo tessuto così pregiato agli occhi di tutti.