Quanto vale la moneta con il delfino stampato sul retro? Ecco la risposta

La moneta col delfino è ritornata molto in voga presso una quantità di persone, appassionati e collezionisti, in modo tale da portare il valore ad aumentare sensibilmente, condizione già presente nel recente passato e che ha portato inevitabilmente ad appassionare una nuova generazione ampia e folta di collezionisti. Ma quanto vale oggi la moneta col delfino?

Dipende dal tipo di esemplare ma in senso generale si tratta di un modello molto cononosciuto e comune anche in Italia essendo stata una moneta coniata nel nostro paese e circolata per praticamente tutta la seconda metà del Novecento. Il suo valore facciale è stato ridotto con l’inflazione ma è stata comunque coniata fino alle soglie del 21° secolo. Quanto vale?

Emissione con il delfino

Si tratta della moneta da 5 lire, in particolare della seconda emissione di tale valore coniata dal secondo Dopoguerra, avendo sostituito il primo modello realizzato e diffuso esclusivamente dal 1946 al 1950. La versione Delfino invece è stata realizzata come sostituta di questa edizione ed ha avuto una “vita” molto più lunga, sviluppata senza reali stop eccezion fatta dalla metà degli anni 50 fino al decennio successivo.

Il Delfino è il protagonista assoluto di questo esemplare che ancora oggi è riconoscibile: infatti il lato principale, il “dritto” ritrae questo mammifero marino con la coda leggermente piegata verso l’alto, poco sopra di lui un grande “5” che evidenzia il valore facciale dell’esemplare oltre ad alcuni simboli come quelli della zecca di Roma.

Valore attuale

L’altro lato è invece molto diverso, in quanto è presente un simbolo difficilmente riconoscibile da tutti, trattasi di un timone di navigazione che serve per direzionare le imbarcazioni a destra o sinistra, tutto intorno è presente la dicitura della Repubblica Italiana e poco sotto le firme degli incisori. L’anno è invece presente sull’altro lato, ed evidenzia quando è stata coniata. Quanto vale?

  • Gli esemplari più interessanti sono quelli più vecchi che possono valere anche fino a 100 euro se in Fior di Conio
  • Alcuni errori di conio com quelli del numero “1” rovesciato del 1969 valgono fino a 150 euro
  • Pezzi come quelli del 1991 con il Timone capovolto valgono fino a 70 euro

Tutti gli altri pezzi generalmente sono ancora oggi facili da riconoscere e da trovare e valgono pochi euro. Ma sicuramente la moneta da 5 lire più rara è quella del 1956 a causa dei pochissimi esemplari realizzati in questo specifico anno che ai tempi sono stati meno di mezzo milione, molto meno delle tirature successive, ed è per questo che vale molto.

Mediamente un esemplare può valere da circa 100 euro se in buono stato ma il valore aumenta e di molto con condizioni molto buone può addirittura quadruplicare fino ad un esemplare tenuto in Fior di Conio che può addirittura valere fino a oltre 3000 euro: un pezzo in queste condizioni è stato venduto anni fa all’asta per 3500 euro.

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